FACING DIONYSUS: THE METAMORPHOSIS OF A STORY FROM ‘HOMER’ TO OVID

Irene J.F. De Jong

Abstract


Il contributo consiste in un’analisi narratologica della storia di Dioniso e i pirati per come è raccontata nell’Inno
Omerico a Dioniso e in Ovidio, Metamorfosi 3. 572-691. Nell’Inno Omerico si osservano, efficacemente
alternate, giustapposte e, talvolta, mescolate, la focalizzazione del narratore esterno onnisciente, cui
l’identità di Dioniso è ben nota fin dall’inizio, quella del timoniere, il primo a sospettare la natura divina del
giovane, e quella, infine, di tutti gli altri pirati, che restano completamente ignari fino alla vera e propria conclusione.
Nella versione di Ovidio la focalizzazione del narratore interno Acete, per il fatto di essere costantemente
molto critica sul modo in cui i suoi compagni trattano Bacco, trasforma la narrazione secondaria
(embedded narrative) in una ammonizione implicita a Penteo (che è infatti direttamente chiamato in causa
in un punto cruciale della storia): come i marinai, per aver tentato di catturare Bacco, sono stati puniti con la
trasformazione in delfini, così Penteo dovrebbe rendersi conto che imprigionare Bacco può riuscirgli fatale.


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