PER UNA PROTOSTORIA DELLE RIPETIZIONI

Antonio Saccoccio

Abstract


Il saggio affronta il tema del dipanarsi della condictio nel sistema giuridico romano. L’a., partendo da un originario regime
unitario dell’istituto, sorto intorno alle leggi Silia e Calpurnia e ruotante intorno all’idea dell’applicabilità della condictio per ripetere
tutto quello che si trovasse ‘apud aliquem ex iniusta causa’, individua una ‘spaccatura’ nel ‘sistema’ della condictio nella elaborazione
gaiana in tema di contratto, che divide le condictiones in contrattuali ed extracontrattuali. Si analizza poi, con particolare
riferimento al re obligari (successivamente al re contrahere) la struttura dell’Editto del pretore, prima, del Digesto poi, trovando
conferma dell’ipotesi enunciata nel fatto che in entrambe le opere la trattazione si dispiega seguendo il filo della condictio e
degli istituti tutelati o comunque collegati con questa azione, secondo una logica che, qualora si prescinda da questa chiave di lettura,
appare altrimenti difficilmente comprensibile per il giurista moderno.


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