Il Sacro Monte di Varallo Sesia dopo Galeazzo Alessi: i disegni per la Chiesa Nuova (1572-1573)

Lorenzo Fecchio

Abstract


La vicenda del Sacro Monte di Varallo (fig. 1) nella seconda metà del XVI secolo è stata oggetto di una notevole quantità di studi1. A partire dagli anni Sessanta del Novecento la storiografia ha concentrato il proprio interesse sulla presenza di Carlo Borromeo sul Monte e sull’ambizioso progetto di Galeazzo Alessi per il rinnovamento del complesso (fig. 2). Nonostante molto sia stato scritto sul Libro dei Misteri2, il volume manoscritto redatto tra 1565 e 1572 da Alessi e dai suoi collaboratori per illustrare il «nuovo miglior ordine» da conferire alla Hierusalem valsesiana, i due decenni successivi alla partenza da Milano dell’architetto perugino (1569) restano ancora, sotto molto aspetti, una questione storiografica aperta. Il ritrovamento di quattro documenti inediti (figg. 3-6) getta nuova luce sulla storia del Sacro Monte in questi anni: i fogli, ora conservati all’Archivio di Stato di Varallo, illustrano una proposta di adattamento del piano di Alessi databile al 1572-1573. I disegni, mai giunti in cantiere, includono il progetto di un impianto ecclesiastico che riflette molte delle istanze «pratiche, liturgiche e teologiche» della Chiesa post-tridentina3 e in linea con le più avanzate ricerche architettoniche della Milano di Carlo Borromeo4.

Full Text:

 Subscribers Only

Refbacks

  • There are currently no refbacks.