I LIMITI DEL MARMO I SUPPORTI DELLA SCULTURA ANTICA NELLA STORIA DELLA CRITICA

Anna Anguissola

Abstract


Pur frammentarie, le versioni del Discobolo da Castelporziano, al Museo Nazionale
Romano, e da Carcassonne, ora al Museo Saint-Raymond di Tolosa, conservano, meglio
di altri esemplari della serie, il «contorto ed elaborato» dinamismo della figura mironiana,
raccolta nell’imminenza del lancio. I due torsi sono accomunati da un ulteriore elemento:
entrambi mostrano i resti di un robusto puntello, a base quadrangolare, che correva tra il
fianco destro e il disco (Figg. 1a-b)2. In particolare, l’atleta da Castelporziano rivela una
singolare abbondanza di sostegni. Nella porzione inferiore, un alto tronco di palma è posto
dietro alla gamba sinistra; una breve barra collega tra loro le gambe; due puntelli sagomati
con cura fissavano la mano sinistra al ginocchio destro; un ultimo, minutissimo connettore
si trova nella zona genitale


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