FORMA URBIS MARMOREA NUOVE CONSIDERAZIONI SUI SEGNI IMPIEGATI PER LA RAPPRESENTAZIONE DEGLI ELEVATI NEGLI EDIFICI PUBBLICI E PRIVATI

Fabiana Battistin

Abstract


Una delle le questioni più controverse che riguardano i frammenti della Forma Urbis
Romae severiana, e gli studi a essa dedicati, è di certo quella relativa ai segni grafici
impiegati per la rappresentazione della terza dimensione della città, ovvero l’altezza degli
edifici.
Fatta eccezione per alcuni edifici a carattere monumentale, la Pianta conserva tendenzialmente
il rilievo del solo pianterreno delle strutture, ma qua e là sui frammenti, all’interno
o all’esterno del perimetro degli edifici, lungo gli assi viari, si trovano sia sequenze
di piccoli segni paralleli, rappresentativi dei gradini (convenzione ancora oggi adottata
nelle moderne planimetrie) sia numerosi segni a forma di V o triangolari, corredati o meno
da trattini incisi all’interno, interpretabili come facenti parte di un unico codice simbolico
che si ritiene sia riferito all’elevato delle strutture.


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